giovedì 9 dicembre 2010

… “C’è voluto un bel po’ perché la mia idea
si perfezionasse; speranzoso, ho esplorato e lavorato d’intuito, filtrato e condensato il meglio con la riflessione…


C’era in me un’idea estesa, articolata, sfaccettata, ma informe e potenzialmente immensa;
ho cercato di trasformarla in un pensiero definito, comunicabile … è un’idea intrisa di necessità, dubbio, desiderio, speranza, voglia di risposte e di nuove domande. È una voglia di concretezza, chiarezza, di maggiori orizzonti di conoscenza, rispetto alla mia professione e a quella di molti altri che,
alla luce di molti confronti, si trovano nella mia condizione”…

E’ nato così un gruppo di persone, di riabilitatori che dal 1998 si sentono unite dall’esigenza di definire, raccogliere e utilizzare le proprie esperienze e le proprie conoscenze e di metterle a disposizione di quanti, come noi, sentono la necessità di continuare a studiare, ricercare, conoscere e dare maggiore consistenza alle proprie idee, grazie al contributo di coloro che lavorano sull’uomo e per l’uomo.

L’idea di Progetto Riabilitazione è nata e si è sviluppata proprio in questa prospettiva; il termine progetto vuole rimandare a tutti quelli che sono i suoi significati: piano di lavoro ordinato e particolareggiato, idea, proposito, anche vago, bizzarro o difficilmente attuabile; insieme di elementi necessari a definire inequivocabilmente il modo in base al quale realizzare l’idea.

Riteniamo fondamentale la collaborazione di tutti e la partecipazione di quanti vogliono o possono fornirci contributi, in termini di informazioni, dati, studi, che permettano al progetto di essere sempre più ampio e quindi di poter rispondere alle necessità o curiosità più diverse. È nostro intento ribadire, in maniera concreta e tangibile, la dinamicità della scienza riabilitativa, la possibilità di confluire ad essa attraverso i vari canali del sapere sull’uomo, e da essa ripartire quindi in maniera sempre più estesa ed articolata.

Negli anni sono stati proposti vari progetti: tra i più significativi vanno inseriti i corsi formativi di base e monografici, la realizzazione di una biblioteca inerente gli argomenti che caratterizzano la riabilitazione neurocognitiva, la pubblicazione di un libro di Stefano Gusella con la Aracne Editore dal titolo “ la narrazione romantica: il caso clinico in riabilitazione”, l’organizzazione di serate culturali ed incontri con cultori di materie di rilievo per la riabilitazione sistemica.